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Il sanguinoso processo alle streghe di Salem
6 Feb 2017

Il sanguinoso processo alle streghe di Salem

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Uno dei processi per stregoneria più noti e meglio documentati della storia fu quello che iniziò nel gennaio del 1692 a Salem, una piccola cittadina del Massachusetts. Le sentenze emesse dai giurati nei confronti delle streghe di Salem, spesso basate su affermazioni assurde, decretarono la morte per impiccagione di ben 19 persone.

Streghe di Salem - Impiccagione

Streghe di Salem – Impiccagione

Una delle più grandi esplosioni di isteria collettiva collegata alla stregoneria fu quella che avvenne verso la fine del XVII secolo, a Salem, nel Massachusetts. All’epoca, la società del New England era nei guai. La minaccia dei Francesi, le razzie dei Pellirosse, i pirati, il vaiolo, le tasse esorbitanti, gli inverni rigidi, le dispute per i confini della proprietà: tutto contribuiva ad aumentare la sensazione che il diavolo fosse all’opera.

Il famoso processo alle streghe di Salem ebbe inizio nel gennaio del 1692 e vide coinvolte ben 144 persone. Il tutto prese il via quando alcune ragazzine del villaggio cominciarono inspiegabilmente a gemere e ad urlare, sostenendo di essere state stregate da donne del posto. All’inizio, le accusatrici furono Elizabeth Parris, di 9 anni, che cominciò a soffrire di convulsioni e ad emettere strani versi e sua cugina Abigail Williams, di 11 anni. In seguito, alcune testimoni adulte, far cui Ann Putnam e Mary Warren, ebbero anch’esse attacchi convulsivi.

Gli inquisitori accolsero la tesi che il demonio si servisse di gente cattiva per fare del male ai buoni e che, per proteggere i suoi malefici aiutanti, egli creasse fantasmi di costoro in modo che, mentre i cattivi tormentavano le vittime, le loro immagini comparivano altrove, occupate in attività innocenti. Fattore che vanificava ogni alibi difensivo.

I processi alle streghe di Salem non furono gli unici verificatasi nella zona, ma sono sicuramente i meglio documentati. Durante questa parodia di giustizia vennero impiccate 19 persone. L’ultima sentenza capitale fu eseguita nel settembre del 1692. Di lì a poco, nel gennaio del 1693, i giudici smisero di accettare la teoria dei fantasmi e così le condanne per stregoneria non poterono più avere luogo.

A creare questa atmosfera di panico contribuì in gran parte Cotton Mather, un eminente prelato. Quando il reverendo George Burroughs salì sul patibolo e risolutamente recitò il Padre Nostro, sorsero dubbi sulla sua colpevolezza, ma fu Mather a persuadere la folla che l’esecuzione doveva avere luogo. Quando il caso delle streghe di Salem cominciò a smorzarsi, fu Mather a servirsi di Margaret Rule per riaccendere l’interesse. Oltre a diversi comportamenti anomali, ella aveva avuto un attacco di convulsioni nella chiesa di Mather, che aveva subito diagnosticato una possessione diabolica e fatto pressioni sulla ragazza perché denunciasse le streghe sfuggite ai processi. Per fortuna la ragione prevalse e si evitò un’altra ondata di isteria collettiva. Quattro anni dopo il processo alle streghe di Salem, i giurati firmarono una confessione in cui dichiararono di essersi sbagliati, chiedendo perdono.

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