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Foo Fighters: il mistero dei globi luminosi
31 Ott 2019

Foo Fighters: il mistero dei globi luminosi

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Negli anni ’40 del secolo scorso, iniziò a manifestarsi uno strano fenomeno passato alla storia come “foo fighters”. Con quest’espressione vennero indicati tutta una serie di strani ed enigmatici avvistamenti, spesso descritti come “globi luminosi” o “dischi infuocati”, provenienti sia da numerosi piloti dell’aeronautica militare che da parte di singoli cittadini.

Foo Fighters - Seconda Guerra Mondiale

Foo Fighters

Negli anni ’40 del XX secolo, Europa, Asia e Nord America furono coinvolte nella Seconda Guerra Mondiale, un conflitto che, più di ogni altro in precedenza, favorì il progresso tecnologico. Da questa guerra uscirono il radar, i reattori, i razzi supersonici e la bomba nucleare. Tutti questi ordigni furono preparati in gran segreto e così quando veniva avvistato qualcosa di strano in cielo, la gente era naturalmente portata a vederci qualche nuova arma dell’arsenale nemico.

Così reagirono, ad esempio, i comandanti in capo americani di fronte alle sconcertanti segnalazioni che nell’autunno 1944 affluivano dai piloti dell’aeronautica militare. Gli avvistamenti cominciarono sul Reno quando, a detta dei piloti, misteriosi globi luminosi, spuntati fuori dal nulla, si misero a inseguire i loro aeroplani. I dischi infuocati, alcuni rossi, altri arancioni o bianchi, sembravano prendersi gioco degli aerei, scendendo in picchiata, saettando in cielo con folli manovre, accendendosi e spegnendosi come le lampadine sull’albero di Natale. In certi casi si mettevano in una decina a inseguire un aeroplano.

Gli aviatori presero a chiamarli “foo fighters”, un termine ricavato da una battuta senza senso di un popolare fumetto: “Where there’s foo, there’s fire“, cioè: “Dove c’è foo, c’è fuoco“. (Evidentemente il termine era preso dal francese feu, fuoco). I Tedeschi allora stavano preparandosi all’ultima disperata difesa e questi strani “combattenti” o “palle salsiccia” come venivano anche chiamati, sembravano adattarsi perfettamente alla loro straordinaria abilità tecnologica. Ma l’idea che questi foo fighters potessero essere armi segrete fu presto accantonata, perché nessuno di essi aveva mai attaccato un aereo alleato. Inoltre, come gli Americani vennero a sapere dopo la guerra, pure i tedeschi li avevano visti, scambiandoli per armi segrete degli alleati.

Anche gli equipaggi dei bombardieri sul Pacifico e gli aviatori nelle guerre di Corea e del Vietnam raccontarono di aver assistito a fenomeni simili e così alcuni ufologi si convinsero che gli scintillanti foo fighters erano alieni venuti sulla Terra a spiare le operazioni militari. Ma gli scettici fornirono spiegazioni più banali, come l’elettricità statica o la riflessione dei cristalli di ghiaccio che si formavano nelle incrinature dei vetri della cabina di pilotaggio. Il mistero di questi avvistamenti non è stato ancora chiarito.

Nel 1946 la Seconda Guerra Mondiale era finita, ma ebbe inizio la guerra fredda. Ad accrescere il clima di sospetto reciproco tra USA e URSS ci fu un’ondata di misteriosi avvistamenti sul Baltico e sulla Scandinavia. Questa strana attività iniziò alla fine di maggio, quando gli abitanti della Svezia settentrionale videro strani oggetti simili a razzi sfrecciare in cielo. Queste segnalazioni venivano da zone remote e furono in genere ignorate finché qualche settimana dopo, il 9 giugno, i cittadini di Helsinki in Finlandia rimasero perplessi in presenza di un oggetto che attraversò il pallido cielo notturno, lasciandosi dietro una scia di fumo e un bagliore spettrale.

Quando arrivarono notizie di altri avvistamenti da altre parti dell’Europa settentrionale, le segnalazioni di “razzi fantasma” e di “misteriose bombe” incominciarono a far notizia. La forma e il comportamento degli UFO cambiavano a seconda dei testimoni, la maggior parte dei quali diceva di aver visto dei missili, mentre per altri si trattava di sfere grigie o meteore o anche di oggetti simili a girandole che sprigionavano scintille. Ad alcuni sembravano sigari o palloni ovali e un testimone parlò perfino di “gabbiani acefali”. Alcuni sostenevano che volavano orizzontalmente, mentre per altri prendevano quota, scendevano in picchiata e in certi casi cambiavano anche direzione o rotolavano. Alcuni oggetti saettavano in cielo come meteore, ma secondo altre testimonianze si muovevano appena.

Alla fine, nella sola Svezia in sette mesi si verificarono oltre mille avvistamenti, mentre testimonianze simili affluivano da numerose regioni come Portogallo, Nord Africa, Italia, Grecia e India. Nell’Europa settentrionale i sospetti caddero immediatamente sui sovietici, che appena un anno prima avevano conquistato la base tedesca delle V-2 a Peenemunde sul Baltico. Le V-2, che avevano terrorizzato Londra e le altre città alleate verso la fine della guerra, erano bombe volanti autopropulse, in pratica il primo missile balistico. I Russi avevano messo a punto qualcosa di simile e stavano facendo esperimenti sul Baltico? Il Cremlino negò ogni coinvolgimento, ma in Svezia, Norvegia e Danimarca i funzionari governativi si cautelarono, censurando di fatto tutte le notizie sugli avvistamenti di UFO. L’esercito svedese fu allertato, e gli Stati Uniti inviarono il generale dell’aeronautica a riposo Jimmy Doolittle per aiutare nelle indagini. Alla fine il ministero della Difesa svedese stabilì che l’80% degli avvistamenti di foo fighters poteva spiegarsi come normali aerei o eventi naturali, meteore, stelle, pianeti, nubi, mentre 200 circa non potevano essere considerati frutto dell’immaginazione.

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