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I Neandertaliani e la vita dopo la morte
31 Gen 2019

I Neandertaliani e la vita dopo la morte

Post by Administrator

Grazie a diversi ritrovamenti risalenti ai Neandertaliani, vissuti in Europa ed in Asia tra i 120.000 ed i 35.000 anni fa, molti antropologi hanno ipotizzato che già allora vi potessero essere delle credenze relative alla vita dopo la morte. Molti cadaveri sono stati ritrovati seppelliti con cura e adorni di cibo e utensili.

Neandertaliani - Chapelle aux Saints

Chapelle aux Saints

La credenza che la vita continui, in un modo o nell’altro, anche dopo la morte, è forse vecchia come la storia. A differenza degli animali e degli antropoidi, i Neandertaliani, vissuti in Europa e in Asia in un periodo che va da 120.000 a 35.000 anni fa, non abbandonavano i loro morti nel luogo del decesso, ma pare che li seppellissero con cura, spesso fornendoli di cibo e di utensili.

Alcune grotte nella valle di Vézère, nella Francia sud-occidentale, mostrano il tentativo di approccio dell’uomo preistorico al concetto dell’immortalità. Alla Chapelle-aux-Saints, si è trovato un neandertaliano deposto in una buca poco profonda, circondato da utensili di pietra; a Le Moustier un fanciullo è stato sepolto coricato su un fianco, con la testa appoggiata su manufatti di selce, un’ascia in mano e con ossi di bue carbonizzati sparsi tutt’intorno, probabilmente il cibo per l’aldilà.

Lo stesso comportamento si è riscontrato fra i Neandertaliani dell’Uzbekistan, nell’Asia centrale, dove un ragazzo vissuto circa 50.000 anni fa è stato trovato in una tomba poco profonda in una remota grotta montana, con cinque paia di corna di capra conficcate nel terreno intorno al capo. Nell’Iraq settentrionale, campioni di terra prelevati da una tomba di 60.000 anni fa hanno evidenziato la presenza di polline, a suggerire che almeno uno dei corpi era stato ornato di fiori.

Malgrado queste scoperte, gli studiosi non hanno ancora stabilito se e perché i Neandertaliani seppellivano i morti. Gli antropologi più conservatori sono scettici sul fatto che questi primitivi credessero nell’aldilà e osservano che in un numero elevato di ritrovamenti i corpi non sembrano aver avuto sistemazioni di particolare riguardo. Quelli scoperti nel sito croato di Krapina, per esempio, erano stati fatti a pezzi e bruciati, mentre quelli trovati in una grotta dei Pirenei erano stati abbandonati come rifiuti. Resta comunque il fatto che, almeno in alcune parti del mondo, i Neandertaliani costruirono tombe intenzionali e forse credevano in qualche forma di vita nell’oltretomba.

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