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Sirene, le seducenti abitatrici dei mari
5 Dic 2016

Sirene, le seducenti abitatrici dei mari

Post by Administrator

Le sirene, spesso rappresentate come seducenti fanciulle dai lunghi capelli e dalla coda di pesce, sono creature immaginarie che hanno origine nell’antica mitologia greca. Nel corso dei secoli, sono numerose le tradizioni marinare che narrano di avvistamenti di esseri acquatici simili a sirene.

Sirene

Sirena – Dipinto ad Olio

Il 15 giugno 1608, veleggiando vicino alle isole di Novaja Zemlja, al largo della Russia settentrionale, il navigatore inglese Henry Hudson scrisse nel giornale di bordo: “Questa mattina, uno dei nostri, guardando fuori bordo, ha visto una sirena“. Anche un altro marinaio la vide avvicinarsi alla nave e fissare gli uomini dell’equipaggio. I due marinai, Thomas Hilles e Robert Raynar, dissero che mentre il corpo della sirena era grande come quello di un uomo, essa aveva busto e seni femminili, pelle chiara e lunghi capelli neri; la coda era simile a quella del delfino, ma screziata come quella dello sgombro.

La credenza nell’esistenza delle sirene era diffusa nel XVII secolo come lo era stata nel XII, quando molte di queste creature, maschi e femmine, erano state avvistate lungo le coste inglesi, e lo era ancora nel 1817, quando il capitano Asa Swift del Leonidas, sulla linea New York – Le Havre, vide uno strano pesce, da tutti ritenuto una sirena.

Benché, probabilmente, si trattasse sempre di mammiferi marini come foche, lamantini e dugonghi, per i marinai le sirene erano seducenti fanciulle dalla coda di pesce, dai lunghi capelli, con uno specchio e un pettine in mano, ossia la sirena tradizionale che viene raffigurata sulle insegne delle locande. L’immagine trae origine probabilmente da divinità venerate 5.000 anni a.C., come il dio babilonese Oannes, dalla coda di pesce, o la dea siriaca della fertilità, Atargatis. Nella tradizione marinara occidentale le sirene divennero foriere di naufragi.

Le varie sirene imbalsamate, esibite nei baracconi delle fiere nel XIX secolo, erano invariabilmente dei falsi, di solito creati attaccando la parte superiore del corpo di una scimmia a quella inferiore di un pesce. Eppure, non si può escludere che esista una creatura sconosciuta per spiegare il mistero delle sirene.

Il 10 agosto 1741, nel golfo dell’Alaska, il naturalista Georg Steller osservò per due ore un mammifero, che descrisse poi come “una scimmia acquatica“, lungo 1,5 metri, privo di arti superiori e con una coda a due pinne. Nel 1960, Alistair Hardy avanzò l’ipotesi che i progenitori dell’uomo abbiano trascorso una fase evolutiva nel mare e che forse qualcuno vi sia rimasto. Nonostante ciò, l’esistenza delle sirene, benché si tratti di creature entrate pienamente nell’immaginario comune, rimane un mistero ancora tutto da svelare.

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