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Harry Price, il cacciatore di spettri
10 Lug 2017

Harry Price, il cacciatore di spettri

Post by Administrator

Harry Price, nato a Londra verso la fine del XIX secolo, fu un personaggio tanto geniale quanto discusso. Dedicò la sua vita allo studio dei fenomeni paranormali, attività che gli valse il soprannome di “Ghost Hunter”. Costruì decine di dispositivi per smascherare frodi ed inganni perpetrati da finti medium e sensitivi.

Harry Price

Harry Price

Se qualcuno può vantare il soprannome di “cacciatore di spettri“, questo fu senza dubbio Harry Price (1881-1948). Smascherò medium impostori, fotografi di “spettri fraudolenti” e finti fenomeni di Poltergeist. Costruì dispositivi ingegnosi per smascherare i raggiri più abili e riuscì finanche a fotografare il medium austriaco Rudi Schneider che muoveva una mano mentre si supponeva che fosse ferma. Fu lui a dimostrare che la capacità di camminare sul fuoco (pirobazia) era spiegabile a livello naturale e scientifico, e a svelare il mistero del trucco della fune indiana.

Ma Price non era solo un dissacratore. Come molti che investigano sul paranormale, era al tempo stesso scettico e credente: accettava l’esistenza di certi fenomeni, in particolare quelli di Poltergeist e di spettri, ma, prima di dare la patente di autenticità ad un caso, cercava di eliminare qualsiasi spiegazione alternativa.

Purtroppo, proprio il suo caso più famoso fornì molte frecce all’arco dei detrattori. Nel giugno del 1929 Price si trovò ad investigare sul caso del parroco di Borley, in Inghilterra, nella cui abitazione sarebbero accadute “cose straordinarie”. Dopo circa nove anni di investigazioni, compreso un anno in cui visse in quella casa, Price si convinse che quello fosse un caso di Poltergeist permanente e dichiarò la residenza parrocchiale “il caso più comprovato di casa abitata dagli spiriti negli annali della ricerca parapsichica“, scrivendo anche due libri sull’argomento.

I detrattori contestarono le sue conclusioni. Più o meno deliberatamente, Price si era lasciato abbindolare dai testimoni e aveva ingigantito fatti banali. Può darsi che abbia anche costruito qualche prova. Ma c’erano stati fatti strani nella parrocchia prima che Price entrasse in scena. Certi fenomeni notevoli, dalla scomparsa di oggetti alle apparizioni, dai graffiti ai rumori di colpi, erano degni di interesse, fossero o no di origine paranormale.

La pubblicità negativa procuratagli dal caso Borley oscurò in parte i risultati dei precedenti 20 anni di lavoro, quando aveva concluso con successo investigazioni difficili e diretto il Consiglio dell’Università di Londra per la Ricerca Parapsichica. Benché, in pratica, Price agisse sempre per iniziativa personale, il Consiglio ebbe il merito di portare avanti indagini serie abbandonate da altri ricercatori. Quella di Price fu una figura controversa e piuttosto sminuita dai suoi oppositori dopo la sua morte, avvenuta nel 1948. Rimane però, malgrado tutto, un pioniere dell’investigazione scientifica del paranormale.

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