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Rebirthing e respirazione circolare
16 Set 2018

Rebirthing e respirazione circolare

Post by Administrator

Il Rebirthing è una pratica ancora non molto conosciuta nel nostro paese basata sugli insegnamenti e le scoperte di Leonard Orr, psicologo americano per anni ricercatore nell’ambito della medicina olistica. La tecnica del Rebirthing (letteralmente “rinascita”) è totalmente incentrata sulla respirazione circolare e sulla consapevolezza dei propri pensieri.

Rebirthing - Leonard Orr

Leonard Orr

Il Rebirthing è una delle pratiche più interessanti nel panorama della medicina olistica. Basato essenzialmente sulla tecnica del respiro consapevole, le sue origini si perdono nella notte dei tempi e sono numerosi i punti di contatto con alcune pratiche del taoismo cinese, con il Pranayama, con il Kriya e il Kundalini Yoga.

Il Rebirthing assume come suo modello di base quello della respirazione naturale dei bambini e delle persone immerse nella fase del sonno profondo (fase REM). All’inizio degli anni Settanta del secolo scorso, l’americano Leonard Orr riscoprì i pregi e i benefici effetti del respiro circolare (inspirazione ed espirazione collegati, senza pause) e iniziò a diffondere questa metodologia in California sotto il nome di Rebirthing, riadattando antiche tecniche orientali alle caratteristiche psicofisiche degli occidentali.

Il termine, in inglese, significa “rinascita” perché tramite la respirazione consapevole è possibile rivivere il trauma della propria nascita. Qualche anno più tardi, il Rebirthing arrivò anche in Italia, introdotto dallo psicologo e psicoterapeuta milanese Filippo Falzoni Gallerani, il quale però inserì la tecnica nel più ampio contesto teorico della Psicologia Transpersonale. La respirazione circolare, in questo approccio, diventò il mezzo con il quale stabilire un contatto con il proprio Io profondo, l’Io del bambino che siamo stati e che ancora ci portiamo dentro. Il Rebirthing, opportunamente applicato e praticato in sinergia con altre tecniche, oltre ad essere uno straordinario strumento per la soluzione di tanti disturbi psicofisici, è una potente chiave iniziatica verso la conoscenza del Sé e dei livelli più profondi dell’essere.

Come anticipato, il fondatore del Ribirthing è stato Leonard Orr, psicologo americano e ricercatore di medicina olistica, considerato oggi uno dei principali maestri della New Age. Negli anni Settanta Orr esercitava la professione a Esalen, il famoso centro in California punto di riferimento e sede di ricerche fondamentali per la nascita della New Age.

La tecnica del Rebirthing è tutta incentrata sulla respirazione e, precisamente, propone una respirazione “circolare”, senza pausa né dopo l’inspirazione, né dopo l’espirazione. Orr indagava da tempo sull’importanza dell’esperienza della nascita e sull’effetto dei traumi subiti nell’infanzia sui comportamenti messi in atto dalle persone nella vita adulta. Aveva scoperto che, immergendo il paziente in una vasca d’acqua a 37/38°C e invitandolo a praticare la respirazione connessa, era possibile fargli rivivere il momento della nascita, fissato nell’inconscio. La metodologia di Orr si può sintetizzare in questa sua frase: “la respirazione consapevole e la trasformazione dei pensieri autolimitanti e negativi in pensieri costruttivi dovrebbero essere al centro di ogni sistema educativo“.

Egli constatò che praticando l’esercizio respiratorio da lui messo a punto, si vivevano esperienze che andavano dal rilascio delle tensioni corporee alle visualizzazioni mistiche, dal contatto profondo con le proprie emozioni all’abbandono delle paure inconsce: una tecnica, insomma, che toccava tutte le dimensioni dell’esistenza umana.

Il denominatore comune di quanto si verificava nel corso di queste esperienze emerse subito con grande chiarezza dai racconti dei praticanti stessi: tutti riferivano, infatti, di aver sentito un collegamento con la propria nascita o addirittura di aver rivissuto le emozioni e le sensazioni di quell’evento ormai lontano eppure così drammaticamente intenso e significativo.

L’emergere di questo aspetto condusse alla scelta del nome: “Rebirthing”, rinascita, anche se è bene chiarire che l’esperienza diretta, rivissuta, della propria nascita non è la chiave del processo di guarigione stimolato da questa tecnica. Questo ruolo cruciale compete, infatti, alla respirazione circolare in quanto processo energetico capace di sciogliere e risanare gli effetti delle nostre precedenti esperienze negative, in particolare di quelle primarie legate alla nascita. La corretta respirazione agisce sulle memorie corporee bloccate fino dal nostro concepimento e il rilassamento profondo che essa induce consente di aprirsi al processo integrativo, ovvero a quella condizione nella quale i nostri meccanismi di difesa ritengono sia sicuro e accettabile che le memorie bloccate raggiungano lo stadio della nostra coscienza per essere comprese e abbandonate.

Anche la moderna psicanalisi ha dimostrato come le nostre prime emozioni, le prime interazioni con gli altri esseri viventi e con il mondo esterno siano in grado di imprimere un tratto caratteristico alla nostra personalità e, dunque, alla nostra esistenza. Se tali esperienze sono state vissute in modo traumatico, condizioneranno le successive fasi dello sviluppo in senso non favorevole a una crescita equilibrata e nella piena realizzazione di noi stessi. Solo ripercorrendo quelle prime fasi della nostra esistenza, rielaborando e integrando quella che fu allora la nostra risposta alla vita, potremo dunque superare gli schemi inconsci del nostro comportamento.

Il Rebirthing non è però soltanto una tecnica “fisica”, ma come in ogni disciplina olistica che si rispetti anche nel Rebirthing è presente un principio di base la cui consapevolezza è parte integrante del percorso di autoguarigione individuale. Tale principio può essere espresso nell’assunto: “la qualità della nostra vita dipende dalla qualità del nostro pensiero, ovvero è il nostro pensiero a creare la nostra realtà“. È questa un’affermazione molto forte che genera non poche resistenze nella maggior parte degli individui. Per fortuna la presa di coscienza dei propri schemi, che consegue al lavoro di liberazione dai traumi della nascita, apre inevitabilmente una breccia anche nei più strenui sostenitori della casualità degli eventi. In conclusione, la respirazione circolare e consapevole e la trasformazione dei pensieri negativi in pensieri costruttivi, consentono ad ognuno di noi di raggiungere gli obiettivi che maggiormente contribuiscono alla nostra evoluzione personale, senza forzature e nel massimo rispetto della libertà individuale.

Leonard Orr e il suo gruppo di ricerca hanno rilevato che in sole dieci sedute, nelle quali viene praticato il respiro consapevole, gli adulti si liberano della maggior parte delle tensioni emotive accumulate. Per questo motivo il ciclo individuale assistito da un rebirther professionista dura appunto dieci incontri e se lo si vorrà ripetere ci si dovrà rivolgere ad un altro rebirther, per evitare che si crei una forma di dipendenza inconciliabile con i principi di libertà e di potere personale alla base di questa tecnica.

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