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I licantropi e il richiamo della luna piena
20 Lug 2016

I licantropi e il richiamo della luna piena

Post by Administrator

Secondo il folclore popolare, i licantropi (detti anche lupi mannari) sarebbero esseri umani che si tramuterebbero in lupi famelici facendo strage di innocenti nelle notti di luna piena. La scienza medica descrive il fenomeno della licantropia come una sindrome isterica caratterizzata da versi simili ad ululati. 

Licantropia

Licantropia

Gilles Garnier era un solitario, che uccideva e divorava i bambini che si allontanavano da casa. Chi lo vide commettere i suoi atroci delitti riferì che talvolta assumeva le sembianze di un lupo e lo stesso Garnier, una volta catturato, confessò questa sua caratteristica e i delitti attribuitigli. Accusato di licantropia e stregoneria, fu arso vivo a Dole, in Francia, il 18 gennaio 1573.

In genere sono solo i lupi mannari o idrofobi ad attaccare l’uomo, ma nel XVI secolo si credeva che essi non fossero veri lupi, bensì licantropi (dal greco lykanthropos, composto di lykos, “lupo” e anthropos, “uomo“). Garnier proveniva da una zona infestata dai lupi, nella quale fra il 1520 e il 1575 quattro persone furono processate per licantropia. Un famoso lupo mannaro fu Peter Stubbe, un tedesco della zona di Colonia, che venne accusato di aver ucciso e divorato 13 bambini (compreso suo figlio) e due donne incinte. L’uomo si vantava di aver ricevuto dal diavolo una cintura magica, della quale si serviva per assumere l’apparenza di un lupo mannaro. Peter Stubbe fu dilaniato sulla ruota della tortura, decapitato e arso vivo il 28 ottobre 1589.

Durante la caccia alle streghe dei secoli XVI e XVII si credeva che queste ultime si recassero ai loro sabba cavalcando lupi e che gli stregoni assumessero le sembianze di lupi. Se uno di questi veniva ferito, ritornato uomo conservava la ferita. In un episodio avvenuto nella regione di Alvernia, in Francia, nel 1588, si racconta di un cacciatore che aveva tagliato una zampa a un lupo e l’aveva riposta nella bisaccia. Successivamente, nel mostrarla a un nobile del posto, vide con stupore che si era trasformata in una mano con un anello d’oro. Il nobile, inorridito, riconobbe l’anello e corse in cucina, dove trovò la moglie intenta a curarsi il braccio mutilato. La donna fu subito bruciata sul rogo come strega. In molti processi per licantropia, come nel caso di Garnier, l’imputato veniva giudicato come un autentico mutante e condannato a una morte crudele. Ma, fin da tempi remoti, la licantropia fu anche considerata come un’anomalia del comportamento associata a una devianza mentale, che induceva chi ne era afflitto a ululare, a frequentare i cimiteri e a bramare carne umana.

Nel 1603, un pastorello quattordicenne, Jean Grenier, fu processato a Bordeaux per aver aggredito e mangiato dei bambini. In tribunale il ragazzo dichiarò di aver ricevuto dal signore della foresta una pelle di lupo e un unguento per trasformarsi in lupo e ammise di aver mangiato un cane, un neonato e due bambine, ma da interrogatori approfonditi risultò che il ragazzo inventava ogni sorta di storie strane. Dopo essersi consultato con i medici, il giudice si convinse che si trattava di un infelice, mentalmente ritardato, ed emise una sentenza di insanità mentale. Il povero ragazzo scampò al rogo e fu rinchiuso in un monastero, dove morì all’età di vent’anni.

Nella maggior parte dei casi, i  supposti licantropi sono risultati essere dei serial killer psicopatici. Nel 1692, in Livonia (a quel tempo una provincia russa), un contadino ottantenne di nome Thiess disse ai giudici che, tre volte l’anno, egli si trasformava in lupo mannaro, essendo predestinato, fin dalla nascita, a mutarsi in un animale e a combattere per il suo popolo. Ciò accadeva nelle notti di Santa Lucia, San Giovanni e Pentecoste, quando lui, insieme agli altri lupi mannari di Livonia, si recava all’inferno per combattere contro diavoli e stregoni in difesa del raccolto dell’anno. Evidentemente Thiess continuava un’antica tradizione di ideali battaglie per la fertilità che si credeva fossero combattute da individui particolari trasformatisi in animali.

I lupi sono sempre stati collegati, per tradizione, al regno dei morti e si pensava che i licantropi fossero particolarmente attivi nel corso delle dodici notti successive al Natale, quando si diceva che i morti errassero sulla terra. Nelle società primitive, la capacità di assumere temporaneamente la forma di un animale era uno dei cardini del potere degli sciamani; sembra inoltre che la credenza che alcune persone possano trasformarsi in lupi mannari sia universalmente diffusa. Dove non esiste il lupo, vi sono altri animali che ne prendono il posto: in America del Sud il giaguaro; in Africa, il leopardo, la iena e il coccodrillo; in India, la tigre; in Giappone, la volpe e il tasso.

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