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Il caso delle pareti sanguinanti
9 Ott 2018

Il caso delle pareti sanguinanti

Post by Administrator

Il caso delle pareti sanguinanti, avvenuto nel settembre del 1987 ad Atlanta, in casa dei coniugi Winston, non ha mai trovato una spiegazione razionale. Senza alcuna motivazione apparente le pareti di casa iniziarono a gocciolare sangue. Sottoposto ad analisi nel laboratorio della polizia scientifica risultò essere sangue umano.

Coniugi Winston - Pareti Sanguinanti

Coniugi Winston

Gli agenti della squadra omicidi di Atlanta sono abituati alla vista del sangue. Ma quei poliziotti non erano preparati alla vista di sangue “in assenza” di un cadavere, soprattutto di sangue che scaturiva dalle pareti e creava pozzanghere sul pavimento della casa di un’anziana coppia di coniugi georgiani, William e Minnie Winston, rispettivamente di settantanove e settantasette anni.

Minnie Winston fu la prima ad essere testimone dell’incredibile fenomeno. Ella raccontò che una sera di settembre del 1987 osservò del sangue sprizzare dal pavimento della stanza da bagno “come se venisse da un annaffiatoio“.

Il 9 settembre, poco dopo mezzanotte, quando i due coniugi trovarono altro sangue che gocciolava dalle pareti e imperlava il pavimento delle stanze, telefonarono alla polizia. “Io non sanguino“, precisò William Winston, “e nemmeno mia moglie. E qui viviamo soltanto noi due“. Quella sera Winston era andato a letto verso le 21:30, dopo aver chiuso le porte e aver messo in funzione il sistema di allarme. Né lui né sua moglie avevano sentito rumori sospetti, e il sistema di allarme era sempre rimasto attivato.

Steve Cartwright, agente della squadra omicidi di Atlanta, ammise che la polizia aveva trovato “una grande quantità di sangue” spruzzato in tutta la casa, ma non vide nessun corpo, di animale o di essere umano, che potesse spiegarne l’origine. Il giorno dopo il laboratorio della scientifica dello stato della Georgia confermò che il sangue era umano.

Carl Jackson, il  portavoce della polizia di Atlanta, dichiarò che il dipartimento considerava l’episodio delle pareti sanguinanti “una circostanza insolita poiché non disponiamo di un cadavere o di un motivo che spieghi la presenza di tanto sangue“.

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