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Joseph Buchanan e la nascita della psicometria
11 Lug 2017

Joseph Buchanan e la nascita della psicometria

Post by Administrator

Con il termine psicometria si intende una particolare forma di chiaroveggenza che consente a determinati individui di rivivere situazioni o provare emozioni collegate a un determinato oggetto con il quale entrano in contatto. Il termine “psicometria” fu coniato dal prof. Joseph Buchanan verso la metà del XIX secolo.

Joseph Buchanan

Joseph Buchanan

I sensitivi, che affermano di poter risolvere un caso di criminalità toccando un lembo dell’abito della vittima, si rifanno ad una scoperta accidentale di un professore americano, Joseph Buchanan, un appassionato studioso di frenologia, la pseudoscienza che pretende di determinare il carattere di una persona dalle protuberanze della sua testa. Nel 1841 Buchanan incontrò il suo paziente più insolito: il vescovo Leonidas Polk.

Polk affermava di essere in grado, anche al buio, di scoprire l’ottone semplicemente dal gusto particolare che gli lasciava in bocca. Egli aveva una protuberanza pronunciata sul capo, nella zona della sensitività, e questo suscitò l’interesse di Buchanan, che condusse una serie di esperimenti con studenti il cui cranio presentava caratteristiche simili; scoprì che molti di loro riuscivano a distinguere al solo tocco se un determinato oggetto conteneva ottone, ferro o piombo.

Approfondendo le ricerche su questa capacità, che egli chiamò “psicometria”, Buchanan riscontrò che gli studenti riuscivano a identificare anche sostanze non metalliche, come sale, zucchero e pepe, e attribuì la facoltà a una sorta di estrema sensitività, o “aura nervosa”, della punta delle dita. Successivamente, altri ricercatori, fra cui Gustav Pagenstecher, sostennero che la psicometria va oltre i cinque sensi e che, quando certi sensitivi maneggiano gli oggetti, spesso ricevono impressioni collegate all’origine dell’oggetto. La messicana Maria Reyes de Zierold, per esempio, ogni volta che toccava un meteorite, gridava terrorizzata perché provava la sensazione di cadere nello spazio.

Studi più recenti hanno dimostrato che si tratta di una forma di chiaroveggenza molto più diffusa di quanto si creda. Sono numerose le persone che possiedono tale facoltà in misura più o meno sviluppata o che hanno vissuto almeno un’esperienza di psicometria nell’arco della loro vita.

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