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La percezione dermo-ottica di Rosa Kuleshova
9 Feb 2017

La percezione dermo-ottica di Rosa Kuleshova

Post by Administrator

Negli anni ’60 del secolo scorso, la giovane casalinga russa Rosa Kuleshova dimostrò di possedere facoltà ESP assolutamente fuori dal normale conosciute col nome di “percezione dermo-ottica”. La Kuleshova era in grado di leggere e distinguere i colori con la sola punta delle dita mentre i suoi occhi erano bendati.

Rosa Kuleshova

Rosa Kuleshova

Pur non essendo la prima persona a sostenere di essere in grado di “vedere con le dita“, Rosa Kuleshova fu certamente la più famosa. Le sue doti, molto discusse, incoraggiarono in tutto il mondo la ricerca sul fenomeno che negli anni ’60 e ’70 del XX secolo divenne noto come “percezione dermo-ottica“.

Rosa Kuleshova era una sconosciuta casalinga ventiduenne di una città industriale degli Urali, nell’ex Unione Sovietica. Nel 1962 rivelò al suo medico, Iosif Goldberg, che ne fu affascinato, di riuscire a vedere i colori e perfino a “leggere” con la punta delle dita. Goldberg la sottopose ad una serie di test che lo convinsero dell’autenticità delle sue affermazioni, sicché nell’autunno di quell’anno la presentò ad un meeting regionale della Società di Psicologia di Nizni Tagil. Le sue insolite doti di “visione attraverso la pelle” stupirono i convenuti e furono riportate dai giornali dell’URSS. Ben presto altri cittadini sovietici mostrarono la stessa abilità.

Rosa Kuleshova fu esaminata dal prof. Abram Novomeysky prima di essere invitata presso l’Istituto di Biofisica dell’Accademia delle Scienze di Mosca. Qui, una commissione speciale applicò tre diverse tecniche di sperimentazione. La maggior parte delle misure restrittive adottate non ebbe effetti apprezzabili sulle sue capacità, benché ella esigesse una buona illuminazione: evidentemente le sue dita non “vedevano” al buio più di quanto non vedessero i suoi occhi. Ad un certo punto, i testi e le carte colorate le furono presentati sotto vetro, ma anche così la Kuleshova riuscì a vederli.

Il prof. Filipp Bassin, che partecipò alla ricerca, ritenne che la donna possedesse dita molto sensibili alla luce. Forse si trattava di un tipo di percezione ESP comune agli esseri umani perduta nel corso dell’evoluzione ma recuperabile mediante appositi esercizi. A supporto di tale tesi, Novomeysky dimostrò che, dopo un’apposita preparazione, in un gruppo di 80 studenti, uno su sei risultò in grado di distinguere fra due colori.

All’estero la Kuleshova trovò molti detrattori, primo fra tutti Martin Gardner, il quale, osservando alcune fotografie della donna in azione, ne dedusse che sbirciava da sotto la benda. Quando, in seguito, la Kuleshova fu colta a imbrogliare, i suoi sostenitori affermarono che si trattava di un cedimento isolato, dovuto allo stress dell’essere diventata improvvisamente famosa. Qualunque sia la verità, quando, nel 1978, Rosa Kuleshova morì nella sua città natale, nessuno si ricordava più di lei e della sua straordinaria capacità.

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