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Oggetti volanti non identificati nell’Ottocento
2 Feb 2017

Oggetti volanti non identificati nell’Ottocento

Post by Administrator

Le cronache dei giornali del XIX secolo riportano numerosi avvistamenti di oggetti volanti non identificati da parte di cittadini europei e statunitensi. Molti studiosi sostengono che gran parte di essi siano da attribuire alla nascente industria aeronautica e alle primissime sperimentazioni di dirigibili, alianti e palloni aerostatici.

UFO - Articolo del 1896

UFO – Articolo del 1896

Nel XIX secolo le segnalazioni di strani oggetti volanti non identificati si fecero sempre più frequenti tanto da essere documentate in numerosi periodici e quotidiani dell’epoca. Sul Journal of Natural History, Philosophy and Chemistry apparve un articolo che narrava dell’esperienza di un londinese ad Hatton Garden nel 1809. Il gentiluomo in questione fu sorpreso dalla vista “di molte meteore” che durante un temporale sfrecciavano intorno ad una nube nera. “Simili a bagliori accecanti, danzavano e girovagavano tra le nubi. Una crebbe fino a diventare grande e luminosa come Venere in una sera limpida, ma la luce non aveva consistenza e si muoveva molto rapidamente“.

Non meno comuni erano gli avvistamenti negli oceani. Nel maggio 1879 un passeggero di un’imbarcazione che navigava nel golfo Persico rimase a bocca aperta nell’osservare due gigantesche ruote luminose che giravano lentamente nelle acque dell’oceano (un fenomeno simile si sarebbe ripetuto in quella stessa zona circa un anno dopo). Nel giugno 1881 due figli del principe di Galles, uno dei quali era il futuro Giorgio V, stavano costeggiando l’Australia su un piroscafo quando insieme all’equipaggio videro sospesa in aria una nave illuminata a giorno. Secondo alcuni si trattò di un’apparizione dell’inafferrabile Olandese Volante, per altri di un UFO.

Gli avvistamenti più significativi di oggetti volanti non identificati avvennero negli Stati Uniti verso la fine dell’800. Tra il novembre 1896 e l’aprile successivo il paese fu scosso da una serie di avvistamenti iniziati in California e proseguiti a ondate verso est. La tendenza del fenomeno (pochi casi iniziali seguiti da un picco di avvistamenti per poi ridimensionarsi nuovamente verso la fine) divenne la caratteristica dominante dei moderni avvistamenti di UFO.

Tutto cominciò il 17 novembre 1896 a Sacramento, ad un’ottantina di Km a nord-est di San Francisco. Un tranviere, Charles Lusk, stava osservando il cielo dalla veranda di casa quando vide a circa 300 metri di altezza una luce brillante, sulla scia della quale sembrava muoversi una forma indecifrabile. Dal municipio vicino altri  intravidero la “tremula apparizione” e salirono sul tetto dell’edificio per osservare meglio il fenomeno. Un altro cittadino disse di aver visto non solo un oggetto, a forma di sigaro, con una tozza navicella e due ruote laterali come una vecchia imbarcazione fluviale, ma anche due uomini a bordo, che pedalavano affannosamente in sella ad una bicicletta. Uno dei due avrebbe detto al compagno: “Saremo a San Francisco verso mezzogiorno e mezzo“. In effetti, quella stessa sera un’apparizione simile fu vista planare su San Francisco, illuminando a giorno la città e spingendo le foche della baia a lasciare rapidamente gli scogli per le acque ospitali del Golden Gate.

Nelle due settimane che seguirono, i giornali della West Coast cercarono di sfruttare al meglio la storia della misteriosa macchina volante. Tutti si chiedevano dove sarebbe spuntata la prossima volta. Il 24 novembre alcuni testimoni la segnalarono sopra San José e contemporaneamente a Tacoma nello stato di Washington, 1.200 Km a nord. L’indomani fu avvistata a Oakland e a Los Angeles, 650 Km a sud. Nonostante il susseguirsi incalzante degli avvistamenti la stampa continuava ad essere scettica. A San Francisco sull’Examiner di Hearst gli avvistamenti furono liquidati come “il frutto di una sbronza solenne“, mentre il Chronicle commentò sarcasticamente che la gente aveva visto il fantasma di Diogene, il filosofo greco che, armato di una lampada, vagabondava in pieno giorno per le vie di Atene alla ricerca di un uomo onesto.

Molti, tuttavia, sembravano credere nell’enigmatico veicolo, convinti che si trattasse di un dirigibile lanciato da un anonimo inventore. Ipotesi probabilmente non del tutto campata in aria. Gli Stati Uniti erano agli albori di una grande rivoluzione tecnologica quando tutto sembrava possibile. La luce elettrica, il telefono, il grammofono e altre invenzioni stavano trasformando la vita americana. Anche se mancavano sette anni al volo dei fratelli Wright a Kitty Hawk, si parlava da tempo di aeromobili da adibire al trasporto passeggeri. Un aerostato di forma allungata che sosteneva una piccola gondola nella quale era installato un motore a vapore azionante un’elica, aveva sorvolato Parigi fin dal lontano 1852. Nel 1865 l’inventore americano Solomon Andrews volò su un aggeggio simile vicino a New York e quattro anni dopo a San Francisco un profugo inglese, Fred Marriot, pilotò un pallone a forma di sigaro con due ali e le eliche azionate a vapore. Negli anni ’90 del XIX secolo gli americani iniziarono la sperimentazione degli alianti e l’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti venne sommerso da progetti di palloni e dirigibili inviati da ogni parte del paese che contribuirono in maniera significativa al cosiddetto fenomeno degli oggetti volanti non identificati (UFO).

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